I benefici degli Omega3

I benefici degli Omega3
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Alzi la mano chi, bambino negli anni ’70-’80, non ricordi di essere stato costretto a buttare giù ogni giorno un bel cucchiaione di olio di fegato di merluzzo, con la scusa che “fa bene”.
Per lungo tempo l’olio di fegato di merluzzo è stato considerato un po’ come la panacea di tutti i mali. Dal sapore non esattamente delizioso e per questo vissuto da molti bambini come un vero spauracchio, in effetti racchiudeva un piccolo grande segreto: era ricco, come molti pesci azzurri, di sostanze che fanno bene. La Vitamina A e D per combattere il rachitismo e… grassi. Grassi? Sì, proprio così, grassi… ma buoni: i famosi omega 3 e omega 6.

Sono chiamati acidi grassi essenziali perché il nostro organismo non riesce a sintetizzarli e devono essere quindi introdotti dall’esterno, attraverso l’alimentazione. Sono detti anche polinsaturi perché la loro catena comprende vari doppi legami. I principali acidi grassi del gruppo omega 3 sono:

  • l’acido α-linolenicoo ω3α (ALA);
  • l’acido eicosapentaenoico (EPA) acido timnodonico;
  • l’acido docosaesaenoico (DHA) acido cervonico.

Gli omega 3 sono importanti per il benessere generale del nostro organismo. Oltre ad aiutarci a combattere l’invecchiamento, promuovono la salute del sistema cardiovascolare e quindi il nostro cuore, incidendo sulla fluidità e sulla coagulazione del sangue.

Regolano l’elasticità delle cellule e abbassano il colesterolo “cattivo” (LDL), senza però aumentare quello “buono” (HDL). Aiutano a diminuire la pressione alta.

Gli acidi grassi omega 3 svolgono, inoltre, un ruolo importante nel sistema nervoso. Un adeguato apporto giornaliero di omega 3 può avere effetti importanti sul mantenimento delle normali funzioni cognitive e sulla prevenzione di patologie neurologiche degenerative negli anziani (numerosi studi hanno dimostrato come il DHA sia essenziale per la formazione delle cellule celebrali.

Assumere quantità adeguate di omega 3 è dunque importante. Ma mentre è molto più semplice per noi italiani assumere omega 6 in quantità adeguata, perché contenuti ad esempio nell’olio di oliva, per quanto riguarda gli omega 3, invece, la cosa non è così scontata.

Questi ultimi si trovano soprattutto nel pesce – principalmente salmone, acciughe, sardine, aringhe, sgombri, trota, pesce spada, tonno, sogliola, platessa, e ovviamente il famoso merluzzo di cui sopra – nei crostacei, tofu, mandorle e noci, ma anche in alcuni oli vegetali come l’olio di semi di lino, di nocciole e l’olio di colza.

L’apporto nutrizionale di omega 3 è però piuttosto scarso nella maggior parte dei paesi occidentali: da ciò deriva la raccomandazione a consumare pesce almeno due volte alla settimana.

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